KLEB BASKET REWIND – Tre anni di emozioni biancazzurre – Capitolo 6

KLEB BASKET REWIND

3 anni di emozioni biancazzurre

– Capitolo 6 –

Caro amico ti scrivo…

Sì, perché questo non è l’ultimo capitolo della storia.

Anzi, forse è il primo di una nuova storia.

Una storia tutta da vivere e tutta ancora da scrivere.

Insieme.

Insieme agli amici.

Dalla aveva davvero ragione, le sue parole suonano quasi profetiche, ora, per il Kleb.

Tutto va veloce, il tempo corre sempre e solo in avanti. Inutile guardare indietro, adesso serve organizzare già il futuro.

Perché è qui, vicino, imminente.

Bisogna essere pronti.

L’anno che sta arrivando, tra un anno passerà, io mi sto preparando, è questa la novità.

 

La bufera Covid-19 imperversa per circa tre settimane, su Ferrara e sul Kleb, a febbraio 2021. E quando si placa, quando i tamponi effettuati su giocatori e staff risultano negativi, la situazione è proprio quella che si lascia alle spalle il passaggio di un tornado, per la squadra.

Macerie di forma fisica, muscoli assottigliati e indeboliti, giunture che scricchiolano e respiro corto. Lo spirito, però, è quello di sempre, e anzi forse il forzato isolamento, la condivisione di un periodo del genere, hanno rinsaldato i legami, la necessità di fare gruppo, anche a distanza.

Quando si torna sul parquet per i primi timidi e misurati approcci con gli allenamenti, il passo è un po’ quelli dei reduci di una battaglia difficile, i volti sono scavati, ma in fondo agli occhi, non si è spenta la luce.

 

Il calendario prevedrebbe di giocare il 7 marzo contro Ravenna, il protocollo pure, visto che in maniera un filo sommaria, la semplice negatività è indicata come unica condizione per scendere in campo.

La realtà è diversa.

E pure parecchio.

Il Covid annulla l’idoneità agonistica, dunque impone nuove visite e test supplementari quanto mai necessari, per la salute, prima ancora che per l’agonismo. E i biancazzurri, a qualche giorno dal match, hanno più o meno la condizione fisica di chi è passato sotto un treno, che mica basta fare gli atleti di professione per debellare i postumi di una legnata del genere.

Come da regolamento, a Ravenna viene assegnata la vittoria a tavolino, e insieme al ricorso del Kleb, parte una polemica a distanza sulle logiche scelte dalle parti e dalla disciplina sportiva.

Da un lato la rigida applicazione di norme sanitarie non adeguate a quelle del Ministero, superate dalla realtà e dall’evidenza, che non serve un Nobel in medicina per constare che un giocatore non sta in piedi, sia esso positivo o negativo.

Dall’altro, la fotografia di una situazione fisica pericolosa e fortemente messa alla prova dal virus, documentata da analisi e approfondimenti.

Il 19 marzo arriva la sentenza.

Ed è di quelle che fanno rumore, tanto logica quanto sorprendente, una svolta che crea un precedente e forse costituirà il primo passo per rivedere protocolli e procedure fin troppo standardizzate, a livello nazionale.

La partita deve essere rigiocata, il risultato a tavolino non viene omologato, insomma, conta il riscontro medico sportivo oggettivo, non una formula “matematica” che vorrebbe imporre di giocare solo facendo la conta dei negativi di un roster.

Una vittoria importante, per il Kleb, e per il movimento, paradossalmente confortata dalle sconfitte…

Già, perché quando poi in campo si torna davvero, superati gli approfondimenti sanitari e con qualche allenamento a ritmo ridotto nelle gambe, è evidente quanto il Covid sia una bestia infida e infame, che ti rosicchia energie e forza da dentro. Ed è inevitabile allora inanellare tre battute d’arresto, a pochi giorni di distanza, in un calendario intasato dai recuperi, ma con il conforto di segnali di ripresa e miglioramento progressivo, partita per partita.

 

Infine…torna anche la vittoria. E ci voleva proprio.

E’ il 28 marzo.

E’ passato più di un mese dall’ultima partita giocata in casa, dall’ultimo successo, da quella che solo a gennaio era la normalità.

Il Kleb passa contro Pistoia, di misura, combattendo l’ennesima battaglia, e tornando a gioire.

Più dei 2 punti e dell’importanza del risultato per la classifica, la sensazione che pervade tutti è quella della fine di un incubo, del ritorno alla luce dopo un lungo viaggio nel buio delle preoccupazioni, delle avversità, delle ansie, a pochi giorni da quelle finali di Coppa Italia di A2 che costituiscono il primo grande traguardo della stagione, un appuntamento storico per la città e il basket ferrarese, conquistato con un girone d’andata quasi perfetto.

 

 

Nel frattempo però…

Caro amico ti scrivo….

Eh, sì. Perché mentre accadeva tutto questo, mentre al Palasport non potevano risuonare i rimbalzi del pallone, lo scricchiolio delle suole sul parquet e il fruscio delle retine, il Kleb non si è fermato.

Ha individuato un nuovo percorso, guardando avanti, riprogettando la propria storia.

Il 6 marzo 2021 è una data storica.

Nasce ufficialmente e viene presentato Special Kleb Ferrara, un’associazione innovativa per lo sport italiano, a cui può aderire chiunque abbia i colori biancazzurri nel cuore, attraverso quote di partecipazione di vario taglio, e corrispondenti benefit.

Una realtà che diviene socia diretta del Kleb, ne rappresenta parte del futuro e vuole aprirsi alla città, rendendo ogni iscritto partecipe e coinvolto nella vita e nelle scelte della società.

Nel Direttivo, c’è tanto Kleb, ovviamente, a cominciare dal Vicepresidente Marco Miozzi, che diventa Presidente Special, il Presidente D’Auria, il DG Franco Del Moro, ma significativamente sono rappresentati anche i partner trovati nel percorso di questi anni e personaggi di indubbio profilo e provata fede nel basket ferrarese.

Gianluca Girotto, sponsor con Tecneko, è Vicepresidente, ma c’è anche un entusiasta Matteo Mazzoni, di Top Secret, e aderiscono Mauro Cavina, Giorgio Nani, Matteo Boreggio, al vertice di un gruppo che simboleggia il messaggio lanciato.

 

Quel…

Caro amico ti scrivo.

Perché ogni amico del Kleb, è parte del Kleb.

E’ Speciale, come Special Kleb.

E se è vero che il futuro si costruisce adesso, se dall’azionariato passa il progetto della pallacanestro ferrarese, se i cambiamenti saranno ancora tanti, se la prossima pagina della storia Kleb la scriverà la sua gente, allora è anche proprio vero:

 

L’anno che sta arrivando, tra un anno passerà, io mi sto preparando, è questa la novità.