BIG MATCH CON LA CAPOLISTA SCAFATI
Cosa viene in mente pensando a Scafati?
Qualcuno potrà pensare al magistrale Antonio De Curtis in Totò al Giro D’Italia (“Abbasso la Scafatese!” disse, per farsi arrestare e non cedere l’anima al diavolo), qualcun altro potrà ricordare la famosa trasferta in terra campana del 13 maggio 2006 al seguito della Carife, o qualcun altro ancora potrà rimembrare il breve ma magico periodo di Rick Apodaca a Ferrara, giocatore portoricano/newyorkese (che chi scrive ha avuto la fortuna di frequentare anche al di fuori dal campo) che proprio a Scafati ha vissuto i suoi momenti migliori in Italia.
Ma per il Kleb, qui, ora, nel 2022 ferrarese, Scafati è sinonimo di squadra da battere.
Con la palla a due fissata per domenica alle ore 18 alla Giuseppe Bondi Arena, Ferrara sarà chiamata a dimostrare quanto di buono fatto finora e a far dimenticare alcuni black-out che si sono visti nelle ultime due partite.
La Top Secret arriva infatti da due sconfitte consecutive, rimediate contro avversari di assoluto valore come Verona e Ravenna.
Due partite, soprattutto quella di Ravenna, che potevano benissimo essere vinte dalla truppa di Leka, due partite in cui per quasi tutta la durata delle gare il Kleb ha dimostrato di appartenere al livello massimo del Girone Rosso di Serie A2 Old Wild West.
Come ha dichiarato Spiro Leka nella conferenza stampa pre-gara, dopo la vittoria all’ultimo secondo contro Forlì con la tripla di AJ Pacher allo scadere, la Top Secret ha imparato a soffrire e a lottare, ad essere dura e reattiva nelle avversità.
Ora lo step successivo per Fantoni e compagni deve essere quello di riuscire ad esprimersi con lucidità nei momenti chiave della gara, il famigerato “Crunch Time”, dove la gara si decide e dove purtroppo nelle gare di Verona e Ravenna il Kleb è mancato.
La gara di domenica alla Giuseppe Bondi Arena contro la Givova sembra essere il banco di prova ideale per testare la condizione ad alto livello della squadra.
Il rientro ad ottimo livello di Federico Zampini è ormai cosa fatta, mentre a parte qualche strascico di acciaccio pregresso, il roster è al completo, anche la paura per l’infortunio occorso domenica scorsa a Agustin Fabi è rientrata (escluse lesioni al ginocchio, solo forte contusione), quindi i presupposti per una partita di qualità e ad alto livello ci sono tutti.
Soffrire e essere lucidi anche nella sofferenza e nei momenti critici, se il Kleb impara a coniugare questi due importantissimi aspetti del gioco di squadra, nessun obiettivo è precluso.
Let’s Go Kleb!
[Daniele Vecchi]